Castello di Porciano (Ferentino)
Castello di Porciano Castrum Porciani | |
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Lo stato attuale di una parte della torre | |
Ubicazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lazio |
Città | Ferentino |
Coordinate | 41°45′53.94″N 13°12′27.53″E |
Informazioni generali | |
Tipo | Castello medievale |
Inizio costruzione | IX secolo |
Condizione attuale | Rovine in parte coperte da vegetazione |
Visitabile | Si ma difficilmente accessibile |
Informazioni militari | |
Funzione strategica | Rocca di difesa |
Azioni di guerra | XV secolo ca.: il castello viene saccheggiato ed incendiato |
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Castrum Porciani, anche detto Castello di Porciano, collocato territorialmente nella frazione di Porciano nel comune di Ferentino, è un antico presidio militare del IX secolo circa. Oggi i suoi resti sono ricoperti da una fitta vegetazione su un'altura che si affaccia sul lago di Canterno nell'area della riserva naturale del lago di Canterno.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Nel XIII secolo la popolazione crebbe fino a superare il numero, considerevole per l'epoca, di mille abitanti tanto da acquisire un'importanza, oltre che militare, anche politica e la sua estensione territoriale arrivò a coprire un'area di cinque ettari.
Originariamente il Castrum era sotto il controllo diretto della Chiesa romana alla quale doveva versare annualmente un'imposta di sei libbre d'argento[1].
Nel 1203 papa Innocenzo III, dopo una visita al monastero di S. Benedetto a Subiaco, constatando le serie difficoltà economiche in cui versavano i monaci, con una bolla del 24 febbraio obbligava i porcianesi a versare le sei libbre d'argento non più alla Chiesa romana ma direttamente al priore del Sacro Speco[2].
A causa delle liti tra il papa, il Re di Napoli e le famiglie aristocratiche romane, attorno al XV secolo il castello fu saccheggiato ed incendiato. Nel 1438 la rocca fu acquisita con tutti i suoi possedimenti da Pietro De Viviani. Porciano riprese il suo antico splendore grazie a papa Eugenio IV, parente dello stesso Pietro. Il castello poi fu ristrutturato e fortificato, ma poco prima dalla morte del Viviani assunsero il controllo della rocca i suoi eredi di famiglia, malvisti dalla popolazione locale.
Dal 1640 il sito è abbandonato e trasformato prima in cava di materiale edile e poi in luogo di pascolo[3]; oggi il luogo è difficilmente visitabile a causa di una fitta boscaglia che lo ricopre.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Temporis Signa – Archeologia della tarda antichità e del medioevo – n. IV – 2009 (estratto a cura di Vincenzo Lemmo)
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Castrum Porciani
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